Architetto Emanuela Bonfili
Senior Housing: Nuove Prospettive di Vita e Convivenza
COS’E’ IL SENIOR HOUSING
Il Senior Housing, noto anche come Senior Living, rappresenta un modello abitativo composto da appartamenti autonomi dotati di cucina e servizi essenziali. Questi appartamenti sono progettati per rispondere alle esigenze delle persone over 65, che godono di buona salute e desiderano mantenere uno stile di vita attivo, avvalendosi di servizi comuni aggiuntivi.
Questo concetto abitativo ha preso piede nel nord Europa alla fine degli anni '60 e si è successivamente diffuso negli Stati Uniti, Canada, Giappone e in alcuni paesi europei, specialmente dove la presenza familiare assistenziale è meno marcata.
Il Senior Housing è pensato per una visione moderna della terza età, in quanto si basa su abitazioni indipendenti che permettono agli anziani di vivere una vita sociale ricca e soddisfacente, in un ambiente che garantisca qualità, sicurezza e comfort. Queste strutture promuovono la socializzazione e il benessere quotidiano, combinando la privacy delle abitazioni private con aree comuni dove è possibile socializzare.
Tra i principali vantaggi del Senior Housing vi sono:
- Servizi: Oltre alla comodità degli appartamenti, il valore del Senior Housing aumenta per la presenza di servizi utili nelle vicinanze, come supermercati, cinema e farmacie. Alcune strutture sono situate vicino a spazi verdi, ideali per attività all'aperto. Internamente, possono includere palestre per mantenere attivi gli anziani, angoli bar per incontri sociali e aree ristorante. Inoltre, vengono organizzate attività ricreative come laboratori creativi, cineforum o gruppi di lettura per stimolare la mente e le relazioni sociali.
- Assistenza: Queste comunità sono spesso assistite da personale e volontari che offrono supporto non solo nelle attività ricreative, ma anche per compiti quotidiani come la spesa. L'assistenza sanitaria è facilitata dalla vicinanza a poliambulatori e centri specializzati, oltre che dalla possibilità di visite mediche a domicilio che garantisce tranquillità agli anziani che necessitano di controlli medici regolari.
- Sicurezza: La sicurezza è un aspetto fondamentale nel Senior Housing. Le misure includono porte blindate, la presenza di conciergerie in alcuni casi, e sistemi di sorveglianza all'avanguardia che assicurano un ambiente sicuro e protetto per i residenti.
SENIOR HOUSING, CASE DI RIPOSO, RSA E RSD: LE DIFFERENZE
La differenza tra Senior Housing, Case di Riposo, RSA e RSD si articola principalmente sul livello di assistenza offerto e sull'autonomia degli ospiti:
1. Senior Housing: Come abbiamo detto, queste strutture sono ideate per persone oltre i 65 anni che godono di buona salute e desiderano mantenere un certo grado di indipendenza. Offrono appartamenti privati con servizi essenziali, promuovendo un ambiente sociale attivo attraverso spazi comuni e attività ricreative. Non è prevista assistenza medica continua, ma i servizi sono orientati a un pubblico senior attivo e relativamente autonomo.
2. Case di Riposo: Destinate anch'esse agli over 65, le Case di Riposo sono adatte a coloro che preferiscono non vivere da soli o dipendere dalla famiglia. Gli ospiti sono generalmente autosufficienti, senza gravi problemi di salute, ma beneficiano della presenza costante di personale infermieristico. Queste strutture offrono camere singole o doppie anziché appartamenti indipendenti e pongono un forte accento sulla socializzazione attraverso attività ricreative e culturali.
3. RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali): Le RSA sono pensate per persone anziane più fragili che necessitano di assistenza continua. In queste strutture, la cura degli ospiti è garantita 24 ore su 24 da personale medico e infermieristico che si occupa di tutte le esigenze, dalla vestizione all'igiene personale, Dalla nutrizione alle cure mediche. Le attività sono personalizzate e mirate a soddisfare le esigenze individuali degli ospiti.
4. RSD (Residenze Sanitarie per Disabili): Queste strutture sono specificamente progettate per persone con disabilità e offrono assistenza qualificata, sia in formula diurna che residenziale. Le RSD si avvalgono di team medico-assistenziali che lavorano in stretto contatto con le famiglie degli ospiti.
In sintesi, mentre il Senior Housing è orientato verso un pubblico senior indipendente e attivo, le Case di Riposo, le RSA e le RSD offrono livelli crescenti di assistenza e supporto, adattandosi alle esigenze di persone con maggiori necessità di cura e assistenza.
STATISTICHE E INVESTIMENTI EUROPEI
Le recenti indagini mostrano che l'invecchiamento della popolazione globale è un fenomeno senza precedenti. Secondo i dati elaborati da Nomisma basati su Eurostat, in Europa la percentuale di persone oltre i 65 anni aumenterà dal 19,7% nel 2018 al 29,1% nel 2060. In Italia, questa percentuale salirà al 34,3% nel 2060, rispetto al 22,6% nel 2018. Si prevede inoltre un incremento significativo degli ultraottantenni, che costituiranno il 16,1% della popolazione italiana nel 2060, a fronte del 7% del 2018.
Di fronte a questi cambiamenti, sarà fondamentale e strategico trovare soluzioni per gestire l'invecchiamento attivo. Ciò implica che gli anziani rimangano il più possibile autonomi e coinvolti in una rete di relazioni, progetti e attività che li mantengano attivi e partecipi nella vita quotidiana, contribuendo anche allo sviluppo economico e sociale. I paesi che hanno registrato il volume più alto di investimenti nel settore sono: il Regno Unito (2,2 miliardi di euro di investimenti), la Germania (927 milioni di euro), la Svezia (522 milioni di euro) e la Francia (414 milioni di euro). In Italia, sono stati investiti nel settore 149,5 milioni di euro.
Il mercato dopo gli studentati in grande sviluppo in Italia, un futuro ambito di diversificazione saranno le Senior Housing. I mercati esteri già coprono queste tipologie dell’abitare e così, favorevole un’offerta interessante, gli investitori stranieri sono attratti dal nostro paese dove non solo questi nuovi modelli abitativi sono scarsamente presenti, ma l’offerta di immobili con potenzialità elevate sia dal punto di vista dei valori che da quello delle redditività future è consistente. Ricercano immobili da riqualificare e da destinare a nuove realtà. In questo modo si favorisce anche la rigenerazione urbana, questi immobili sono rinnovati dal punto di vista estetico, tecnologico, della fruibilità, ma portano con se’ anche una rigenerazione sociale con creazione di posti di lavoro non solo nel corso della ristrutturazione, ma anche grazie alla nuova destinazione che necessita di personale qualificato e non. L’INPS, fra i numerosi enti in Italia a detenere un importante patrimonio immobiliare, ha selezionato ed apportato in fondi, alcuni immobili, un tempo destinati a colonie, case di soggiorno climatiche, centri vacanze, convitti, idonei oggi alla riconversione in senior housing. Questi immobili, non sempre e non solo collocati nelle grandi città, permetteranno anche il ripopolamento di aree che negli ultimi decenni hanno vissuto lo spopolamento a causa della carenza di attività lavorative.
Lo studio del mercato, delle tipologie abitative richieste e dei servizi offerti sono un preliminare fondamentale, non solo perché la domanda incontri l’offerta, ma anche perché il business restituisca una redditività positiva. Redditività che si assesta fra il 4.5% e il 6% a seconda di come si vogliono proporre i servizi integrati (spazi per la ristorazione, la salute, lo sport, la cultura): a pagamento, ad abbonamento, compresi nel canone locativo. I servizi integrati riducono lo spazio locabile destinato al residenziale per questo influenzano la redditività dell’investimento.
Ultimo beneficio, ma non meno importante, è quello dell’attrazione di senior stranieri. L’Italia resta per i più il Bel Paese, il clima è mite, la cultura è ovunque, il paesaggio stupendo; tutto questo è certamente la leva per attrarre capitali stranieri attraverso i pensionati Europei, già abituati a vivere nelle senior housing; una sorta di riscatto per i pensionati italiani scappati verso località “più economiche”.